ILCASTELLO DI VERRAZZANO E IL LEGAME CON NEW YORK

Cosa c’è di meglio di una visita in cantina con degustazione per una Domenica piovosa?

Ebbene si, la decisione è presa, direzione Castello di Verrazzano!!!

Castello di Verrazzano esterno

TRA LE COLLINE DEL CHIANTI CLASSICO

Iniziamo a geo-localizzarci, Il Castello si trova fra Firenze e Siena, nello specifico a Greve in Chianti. Ad accoglierci 3 mandorli in fiore e così da subito capiamo che sarà una bella giornata…

Mandorli in fiore al Castello di Verrazzano
Castello di Verrazzano mandorli in fiore

Voglio farvi scoprire una realtà Toscana che ha un legame molto stretto con New York.

Proprio cosi, qui dalla zona del Chianti c’è chi, nel 1524, è approdato per la prima volta nella baia di New York, si sta parlando di un certo Giovanni da Verrazzano.

Tutto questo, per me, è stata una grande scoperta, infatti, il mio pensiero era quello di partecipare ad una degustazione e ad un tour di una cantina, che si è rivelata molto più intrigante e curiosa.

Alle 12,00 inizia il tour, e con grande stupore ci ritroviamo a calpestare quel terreno che ha visto i natali di colui che ha scoperto la Baia di New York.

La visita inizia, sotto una pioggia incessante, partiamo dai giardini, che ospitano una grandissima vasca colma di acqua, subito dopo ci fermiamo ai piedi della torre dell’anno 1000 e qui scopriamo chi era questo Verrazzano.

Vasca esterna nel giardino del castello
Castello di Verrazzano esterno

UN PO’ DI STORIA

Giovanni da Verrazzano, nacque qui nel 1485, e grazie alle sue doti avventuriere, ben presto si trasferì in Francia.

Tra il 1522 e il 1523 Giovanni convinse il Re Francesco I ad intraprendere una spedizione, che lo avrebbe portato in Asia navigando verso occidente. Si attrezzo con 4 caravelle, di cui 2 ben presto affondarono, 1 dovette tornare indietro perché fortemente danneggiata e l’unica che riusci a portare a termine la spedizione fu proprio “Delfina”, capitanata dal Chiantigiano.

Nel 1524, approda in quella che oggi è la baia di New York.

Negli anni successivi si deve a lui la scoperta di diverse località della costa orientale Americana.

Nel 1528, approdato su un’isola apparentemente deserta, fu ucciso e divorato da cannibali.

Nel 1819, alla morte dell’ultimo discendente di Verrazzano, il Castello passò alla famiglia dei Marchesi Ridolfi.

Nel 1958 il Cavalier Luigi Cappellini rileva la tenuta, che con sapienti opere di restauro riporta alla luce, facendo del Castello una “fattoria” come ama chiamarla.

IL PONTE DI NEW YORK… UN PO’ TOSCANO

Nel 1964, a New York, viene inaugurato The Verrazzano, un ponte sospeso che collega Staten Island a Brooklyn.

Curiosità sul ponte:

  • Primato fino al 1981 per il Ponte sospeso più lungo al mondo.
  • L’attraversamento del ponte è a pedaggio se lo si percorre verso Stanten, gratuito nell’altra direzione.
  • Alla base del ponte ci sono 3 pietre estratte dalle fondamenta del Castello di Verrazzano.
  • Ad una parete del Castello ci sono 3 pietre delle fondamenta del ponte.
  • Inizialmente la grafia in tutta NY era “Verrazano”, con una sola “z”, nel 2018 è stata corretta.
  • Punto di partenza della Maratona di New York.
  • Ci sono state girate alcune scene del film “la febbre del sabato sera”.
Le 3 Pietre del Ponte di Verrazzano di New York

LA VISITA IN CANTINA

Tornando all’attualità, dopo aver attraversato il giardino ci dirigiamo verso l’altana, una terrazza con una splendida vista sulla tenuta e sulle vigne. Qui in estate è possibile sorseggiare un aperitivo contemplando i colori del tramonto.

Si scende poi nella parte “romantica”, quella delle cantine storiche, tra botti di dimensioni notevoli, alcune intagliate e tutte con lo stemma in ceramica. Addentrarsi qui ha sempre del magico, attraversare l’orciaia e scrutare nella vecchia collezione di bottiglie della famiglia, non ha prezzo… tutto ciò non vi sembra fantastico??

OSPITALITA’ E OLTRE…

La vista l’abbiamo abbondantemente soddisfatta e adesso passiamo al GUSTO!!!

Pranzo a Km0, abbinato a 4 tipologie di vino, partendo dal rosè per arrivare al Supertuscan.

Loro amano definirsi “Fattoria”, infatti, possiedono un allevamento di cinghiali, producono olio, aceto, l’orto soddisfa le esigenze della cucina, il pane viene fratto tra le mura del castello e nel camino enorme, un gran “girato” è li pronto per essere assaggiato… qui la genuinità e l’ospitalità sono davvero di casa!!!

Girato o spiedo
Girato al Castello di Verrazzano

Il pranzo inizia con prosciutto e crostini misti, e termina con assaggio di aceto balsamico e Torta dalla ricetta segreta di nonna Clara. Durante il pranzo viene al nostro tavolo il Sig Luigi Cappellini nonché attuale proprietario del castello, la sua ospitalità è davvero eccelsa, si sincera che la visita sia stata piacevole, quindi approfittiamo della sua cordialità per chiedergli spiegazioni di un “motto” che vediamo ripetuto alle pareti che recita: “SARA’ ANCHORA TEMPO”. In realtà sembra che niente sia tramandato sul significato, allora insieme ci piace pensare che sia “un invito alla riflessione, non farsi prendere dalla frenesia, perché comunque tornerà ancora il tempo per..”

I VALORI…

Il “motto” coniato centinaia di anni fa, si sposa alla perfezione con la filosofia dell’attuale proprietario: alcuni dipendenti risiedono nella proprietà da generazioni. Questo fa capire il grande legame con il territorio e le persone… Chapeau!!!

Il pranzo prosegue e la pioggia non accenna a calare, approfittiamo per scrutare le pareti che, attraverso fotografie e articoli di giornale raccontano la storia di questo luogo e la “connessione” con NY.

La Sala interna

Ultima chicca della giornata… un vecchio numero di “Topolino”, degli anni ’80 (quando ancora c’erano le lire) intitolato proprio “Topolino e la scoperta di New York” che racconta di questo Verrazzano e di Topo de’ Linaiuoli nella loro impresa oltre Oceano!!!

Se vi è piaciuto questo articolo mettete un “Cuoricino” e scrivetemi qualche riga sotto nei commenti, cosi che vi posso ringraziare un ad uno!!!

Siamo giunti alla fine di questa giornata e ormai si intuisce la mia passione per i Castelli. In Toscana siamo ben dotati di queste bellezze, se non lo avete ancora fatto vi invito a leggere anche il mio articolo sul Castello del”Aquila, per avere qualche spunto in più per delle gite fuori porta!!